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Comunicato n° 464 del 25 luglio 2019

Interpellanza sulla tassa di soggiorno per gli affitti brevi

Seduta consiliare del 25 luglio 2019

 

Con un'interpellanza illustrata nella seduta del Consiglio regionale del 25 luglio 2019, il Movimento 5 Stelle ha voluto trattare il tema della normativa sulla tassa di soggiorno per gli affitti brevi.

Il Vicecapogruppo Luigi Vesan, nell'illustrare l'iniziativa, ha affermato: «Gli affitti brevi sono ormai una realtà consolidata in Valle d'Aosta; la tassazione di questa forma ricettiva porterebbe risorse utili da impiegare per la promozione turistica. In quasi tutte le altre realtà turistiche, gli affitti brevi sono sottoposti a una tassa di soggiorno: esistono già sistemi di raccolta della tassa attraverso le maggiori piattaforme mondiali del settore, che permetterebbero verifiche agevoli e incassi rapidi. Nella legge che riordinerà il comparto turistico è prevista una tassazione di questo tipo? Quali sono i tempi e gli introiti previsti?»

L'Assessore al turismo, Laurent Viérin, nella risposta, ha dettagliato tre disegni di legge facenti parte del cosiddetto "pacchetto turismo": «Il nostro intento è quello di riprendere i lavori a settembre con la discussione di questi tre provvedimenti, in modo che l'entrata in vigore sia almeno dal 1° gennaio prossimo. Il primo riguarda la creazione dell'ente unico di promozione turistica, il secondo gli affitti brevi, il terzo la disciplina regionale dell'imposta di soggiorno.»

In merito agli affitti brevi, l'Assessore Viérin ha affermato: «Abbiamo aperto un tavolo di confronto con l'Associazione degli albergatori, la Confcommercio, l'UPPI, gli agenti immobiliari, il CELVA e tutti gli altri attori coinvolti. Il disegno di legge è pronto e ha l'obiettivo principale di far acquisire contezza del fenomeno della locazione turistica, compresa quella breve, inferiore ai 30 giorni. Avendo norme certe che consentono di conoscere chi affitta alloggi ad uso turistico, potremo applicare l'imposta di soggiorno quale forma di accoglienza codificata. Gli alloggi locati ad uso turistico saranno parificati a tutte le altre forme di ricettività che già applicano l'imposta.»

Per quanto attiene all'imposta di soggiorno, l'Assessore Viérin ha spiegato: «Il disegno di legge cui stiamo lavorando fissa l'obbligo di applicazione uniforme su tutti i Comuni valdostani, l'estensione anche agli ospiti degli alloggi degli appartamenti ad uso turistico e la destinazione di una quota del gettito complessivo dell'imposta di finanziamento dell'attività dell'ente unico di promozione turistica. La quantificazione degli introiti dipenderà dalla cifra che fisseremo d'intesa con tutti gli organismi e attori coinvolti, previe simulazioni. Presteremo anche massima attenzione affinché questi fondi ottenuti dall'imposta di soggiorno siano destinati alla promozione del territorio comunale.»

In sede di replica, il Vicecapogruppo Luigi Vesan si è detto «soddisfatto dello spirito di condivisione manifestato, ma non della mancata quantificazione, anche approssimativa, dell'importo della tassa. Spiace che la riforma del settore turistico sia rimasta a lungo nel cassetto, non permettendo di incamerare questa tassa durante l'attuale stagione estiva. Si tratta di risorse fondamentali per la promozione del nostro territorio

MM