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Union Valdôtaine

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17 agosto 2021

Afghanistan, disastro umanitario

 

Il 16 agosto 2021 l'Afghanistan è ritornato a essere l'Emirato Islamico dell'Afghanistan, la stessa denominazione di vent'anni fa, prima dell'arrivo degli Americani.

La presa di Kabul ha sancito la conquista militare dell'Afghanistan - senza di fatto avere dovuto superare una resistenza armata - da parte dei Talebani.

L'accordo siglato nel febbraio del 2020 a Doha tra gli Stati Uniti e i suoi alleati con i Talebani prevedeva il ritiro delle forze statunitensi e dei loro alleati, previo l'impegno a recidere i legami con Al Quaeda.

Alla luce dei fatti, quanto risulta attendibile un già flebile accordo - in che misura si può fattivamente trattare su di una promessa di lotta al terrorismo? - che avrebbe dovuto essere seguito dall'apertura di un tavolo di pace tra Talebani e Governo afghano?

Nell'arco di poche settimane è stato di fatto cancellato quanto realizzato in vent'anni dal punto di vista umanitario, dei diritti civili e anche sotto il profilo economico.

Quale credibilità possiamo oggi attribuire a Stati Uniti, alle Nazioni Unite e all'Unione Europea?

Secondo l'Alto Commissariato per i rifugiati delle Nazioni Unite, da gennaio 2021 più di duecentocinquantamila Afghani avevano lasciato le loro case, sfollati che vanno ad aggiungersi ai circa quattro milioni già fuggiti in Iran e in Pakistan.

È estremamente concreta l'eventualità di una massiccia ondata migratoria di migliaia di uomini, donne e bambini in fuga dall'orrore, dalle violenze, dagli abusi, dalle uccisioni nonché dal fantasma di una guerra civile quanto è a sua volta concreta la possibilità di nuovi attacchi terroristici contro l'Occidente.

Il gruppo consiliare dell'Union Valdôtaine manifesta la sua solidarietà nei confronti dei bambini, delle donne e degli uomini del popolo afghano, vittime di un ennesimo disastro umanitario che si sarebbe potuto e dovuto evitare. Rivolge, quindi, al Governo italiano e a tutte le forze politiche che lo sostengono, l'appello ad assumere immediatamente una ferma posizione di condanna seguita da fatti concreti. Che si agisca al più presto per scongiurare un futuro di inutili, vuoti rimpianti.