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Vallée d'Aoste Unie

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26 febbraio 2021

VdA Unie: dobbiamo ritornare ad essere orgogliosi della nostra "valdostanità"

Nella giornata di celebrazione del settantacinquesimo anniversario dell'Autonomia e del settantatreesimo dello Statuto speciale, vogliamo, come gruppo consiliare di Vallée d'Aoste Unie, contribuire alla discussione politica sul valore e la responsabilità dell'autonomia e della specialità della nostra regione.

Crediamo utile favorire la continua riflessione sul tema dell'autogoverno regionale in quanto è facilmente riscontrabile, purtroppo e soprattutto negli ultimi periodi, a livello nazionale ma anche nella nostra regione la ridotta attenzione e la poca convinzione per il tema del regionalismo differenziato propendendo sempre più verso prospettive centralizzanti.

Gli Statuti speciali non sono il risultato di una gratuita concessione, bensì concretizzano e valorizzano il riconoscimento di situazioni di fatto e di diritto particolari. Infatti vi sono profonde motivazioni identitarie, linguistiche geografiche e culturali alla base della nostra spinta all’autonomia e all’autogoverno così sinteticamente ma altrettanto efficacemente individuati nella Carta di Chivasso. Sebbene i valori fondativi restino validi è necessario, soprattutto in questo periodo storico, adattare la nostra autonomia ad una realtà che inevitabilmente cambia ed è destinata a cambiare. Siamo convinti che sia opportuno lasciare da parte l'azione solo conservativa della nostra autonomia ma è piuttosto doveroso riattualizzare e rilanciare le funzioni, i poteri, i rapporti e i modi di partecipazione ai processi di decisione, affinché i diversi livelli di governo siano realmente capaci di rispondere alle esigenze dei cittadini.

Abbiamo il dovere di ribadire, ricordare e riconoscere che una maggiore autonomia corrisponde ad una maggiore responsabilità verso la collettività in un processo pattizio che attraverso un vero federalismo potrebbe consentire la reale rappresentanza dei cittadini attraverso i processi partecipativi presenti in tutto sistema politico/istituzionale (dall'Amministrazione regionale fino ai Comuni) della nostra regione.

Ci rendiamo conto che anche parte della nostra società possa nutrire dei dubbi sul perdurare ad oggi delle ragioni che giustificano la nostra specialità in quanto è evidente che con il passar degli anni queste si siano indebolite ed ora siano percepite da parte della società come giustificazioni utili solo per il mantenimento dell'autogoverno.

Siamo assolutamente convinti che il regionalismo, che molti a livello nazionale tendono a colpevolizzare, anche utilizzando il recente pretesto dell'attuale pandemia, possa costituire una ricchezza all'interno di un sistema nazionale unitario valorizzando le differenze piuttosto che le uguaglianze.  Un rinnovato autonomismo che non sia esclusivamente una rivendicazione di maggiori poteri e competenze, ma piuttosto un nuovo rapporto di reciproco rispetto con il sistema statale nazionale e tutte le sue relative emanazioni.

Crediamo infine che sia necessario nuovamente convincere tutti i valdostani, a partire dalla classe politica per arrivare ai cittadini, che si debba ritornare ad essere orgogliosi della nostra "valdostanità" e grati per aver ricevuto in dote i valori identitari fondanti che sono alla base della "specialità" ma che soprattutto sono patrimonio da conservare e tramandare.