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Pour l'Autonomie - Per l'Autonomia

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28 gennaio 2021

Quale futuro per le concessioni idroelettriche della Valle d’Aosta?

Pour l'Autonomie chiede al Governo regionale di intervenire con urgenza per una proroga

Il gruppo consiliare Pour l’Autonomie - Per l’Autonomia, con un'interpellanza discussa nella seduta consiliare del 27 gennaio 2021, ha voluto sapere se il Governo regionale ha considerato, tra le priorità da segnalare alla nuova Commissione paritetica, l’urgenza di addivenire alla soluzione del dossier scadenza concessioni idroelettriche. Scadenza che si sta avvicinando ed è quindi necessario avere chiarezza sugli intenti dell’Amministrazione regionale a questo proposito, in particolare in seno alla Commissione paritetica, all’interno della quale era già stato avviato un percorso per arrivare ad una proroga delle concessioni.

Il Consigliere Augusto Rollandin ha evidenziato l'importanza «di cercare, tramite interlocuzioni a livello governativo, di ovviare a bandi di gara che dovranno essere aperti a tutti i proprietari di centrali idroelettriche a livello nazionale e internazionale, con il rischio di cedere la gestione delle nostre centrali a società estranee alla nostra realtà.»

Al tempo stesso i Consiglieri di Pour l'Autonomie hanno ricordato l'importanza e le ricadute economiche che la CVA Spa ha sul tessuto sociale della Valle d’Aosta.

«È quindi ora compito del Governo regionale vigilare affinché il dossier concessioni sia questione prioritaria per la Commissione paritetica, appena verrà nominata - dichiarano i Consiglieri Augusto Rollandin, Marco Carrel e Mauro Baccega -. I tempi per agire sono strettissimi, affinché non diventi un grave problema per la nostra regione e per il nostro sistema economico, che già risente fortemente di una crisi senza precedenti conseguentemente alla pandemia. Le nostre acque sono una delle più grandi ricchezze per la Valle d’Aosta. Se alla scadenza delle concessioni non vi saranno soluzioni per far proseguire l’attività delle nostre centrali, sarà un danno inimmaginabile per la Valle d’Aosta.»