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ADU VDA - Ambiente Diritti Uguaglianza Valle d'Aosta

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17 gennaio 2020

ADU-VdA: sul vallone delle Cime Bianche vogliamo chiarezza

 

«Uno dei punti fondanti della costituenda nuova maggioranza è il via libera ai grandi collegamenti intervallivi. Ben due candidati in pectore alla Presidenza, Bertschy e Chatrian, sono purtroppo degli ultrà del folle progetto che coinvolge il vallone delle Cime Bianche.» A dirlo è la Consigliera di ADU VdA Daria Pulz nell'ambito della trattazione del documento di economia e finanza regionale e delle leggi di bilancio in seconda Commissione consiliare.

La Consigliera Pulz specifica: «Nel DEFR scritto dalla ex maggioranza, Rete Civica compresa, troviamo infatti l'obiettivo "Realizzare il collegamento tra i comprensori di Cervinia e Monterosa". Sarà un caso, ma questo progetto si trova subito dopo l'obiettivo della realizzazione della ciclovia Baltea, progetto caro anche al gruppo di Rete Civica. Si sa che la via dell'inferno è lastricata di buone intenzioni e forse è più rapida in bicicletta, soprattutto se elettrica…»

«L'obiettivo - prosegue Pulz - prevede l'avvio della progettazione preliminare e il via libera ai lavori entro il 2026. Si tratta di un impianto per andare “in infradito da Alagna a Zermatt”: così lo ha descritto l'Amministratore delegato Giorgio Munari, nominato dalla maggioranza, con una definizione che farebbe inorridire Greta e i ragazzi del Friday For Future; questa ennesima grande opera viene infatti persino definita “una risposta attiva ai cambiamenti climatici”. È questa, invece, una zona ad alto rischio valanghe che verrebbe devastata unicamente per ospitare i piloni della funivia e non per la fruizione sciistica. Un progetto imponente e inutile.»

«Contro questa banalizzazione e devastazione della montagna - evidenzia la Consigliera - si sono scagliati Stefano Unterthiner, Paolo Cognetti, il WWF, Legambiente, il CAI e molte altre associazioni e comitati, tra cui il gruppo di lavoro “Ripartire dalle Cime Bianche” coordinato da Marcello Dondeynaz. Noi ricordiamo che il vallone delle Cime Bianche è peraltro una zona di protezione speciale (ZPS) tutelata dalla normativa europea.»

«I Consiglieri di Rete Civica, Minelli e Bertin, e il loro capo Riccarand, dopo essersi dimenticati di aver condiviso il DEFR della maggioranza - aggiunge -, ora che grazie ad ADU VdA il dibattito si è acceso, propongono modifiche che, però, non fanno chiarezza sulla questione. Cercano, come molti altri Consiglieri, di tirare a campare, rinviando questa scomoda decisione all'ennesimo studio di fattibilità, con nuovo spreco di denaro pubblico (l'ultimo studio è costato circa 250 mila euro).»

«Le grandi opere vanno contrastate subito, una volta avviate proseguono infatti per inerzia - conclude la Consigliera di ADU VdA -. Ai nostri ex compagni di strada ricordiamo quanto avevamo condiviso nel programma elettorale in materia di tutela dell'ambiente e del paesaggio con specifico riferimento al magico vallone delle Cime Bianche. Rete Civica lasci gli autonomisti al destino che si sono scelti e risparmi alla comunità valdostana l'ennesima inflazionata dichiarazione di principio sulla sostenibilità.»