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ADU VDA - Ambiente Diritti Uguaglianza Valle d'Aosta

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11 novembre 2019

ADU-VdA chiede la definitiva chiusura della discarica di Pompiod e la successiva bonifica

 

Il gruppo consiliare ADU-VdA ha votato contro la relazione finale sulla petizione popolare riguardante la discarica di Pompiod che oggi, lunedì 11 novembre 2019, ha invece fatto registrare il parere favorevole della terza Commissione consiliare.

«Il documento sulla discarica di Pompiod non rende giustizia né al notevole lavoro portato avanti dalla Commissione né dal Comitato "Discarica sicura di Pompiod" - commenta la Consigliera di ADU-VdA Daria Pulz -; risulta infatti superficiale, parziale e non tiene conto dei ricchi apporti e delle molte criticità evidenziate. Assomiglia più alla brutta copia di una sintesi di verbali che a un report ragionato.»

«Per poter chiudere serenamente i lavori mancherebbero, inoltre, molti altri documenti determinanti, per esempio le grandi assenti, cioè le analisi sui rifiuti speciali non pericolosi, la relazione finale di Legambiente e la memoria del Comitato "Discarica sicura di Pompiod" - aggiunge Pulz -. Ora, tuttavia, la palla viene tecnicamente passata alla Conferenza dei servizi, che è convocata per il prossimo 14 novembre, e approderà in Consiglio regionale per una valutazione politica.»

Il gruppo ADU-VdA richiede, senza mezzi termini, la definitiva chiusura della discarica e la successiva bonifica (15-20 anni post mortem contro i 5 anni a cui sono soggette le discariche per soli inerti) e il ripristino ambientale.

«Riteniamo, infatti - specifica la Consigliera Pulz -, del tutto inopportuna l'autorizzazione a conferire, in un sito residenziale di importanza storico-naturalistica, ben 105 sostanze e rifiuti industriali provenienti da fuori Valle, 15 dei quali in deroga alla quantità delle sostanze contaminanti presenti nei rifiuti conferiti. La presenza di questa discarica nel sito di Aymavilles, e la volontà di realizzare la più estesa discarica di Issogne sempre destinata a rifiuti inerti speciali non pericolosi (il che non è sinonimo di non nocivi), accresce in noi la preoccupazione per un sistema che si sta facendo strada sul territorio regionale. La discarica di Pompiod è stata dichiarata, in maniera discutibile, di interesse pubblico esclusivamente per superare i vincoli ambientali, ma di fatto è di esclusivo interesse privato e a danno pubblico.»

«Convinti che il principio di precauzione debba guidare le scelte innanzitutto per la salute e la tutela ambientali - prosegue -, chiediamo la chiusura di questo impianto e ci batteremo a fianco dei cittadini che si stanno ancora impegnando nella raccolta delle firme contro l'apertura della discarica di Issogne. La mancanza di trasparenza e la gestione ambigua del processo decisionale hanno escluso all'inizio il coinvolgimento della popolazione, tanto che persino alcuni amministratori pare abbiano creduto si trattasse di semplici discariche per rifiuti inerti da demolizione edile.»

E conclude: «Ora la pressione dell'opinione pubblica sta invertendo la rotta ed è questo l'unico risultato che giudichiamo molto positivo.»