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ADU VDA - Ambiente Diritti Uguaglianza Valle d'Aosta

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13 settembre 2019

Sistema elettorale: è necessario mettere in sicurezza la nostra democrazia, non umiliarla

«Accecata dal mito della governabilità, Rete Civica "dimentica" che il sistema elettorale proposto pregiudicherebbe la rappresentanza.» È quanto afferma la Consigliera di Ambiente Diritti Uguaglianza Valle d'Aosta Daria Pulz riguardo a ciò che è stato espresso da alcuni componenti del movimento in merito alla riforma del sistema elettorale regionale.

«È la solita, vecchia ricetta - specifica la Consigliera Pulz -: di fronte alla difficoltà di dare rappresentanza effettiva agli interessi variegati e contrapposti della società, si punta a semplificare il sistema intorno all’idea che devono esserci una maggioranza decidente e un'opposizione ininfluente. Due blocchi, auspicabilmente monolitici, in grado di garantire, l’uno con la forza e l’altro con la debolezza dei numeri, stabilità al sistema. Questa è la storia delle vocazioni maggioritarie, non solo nel nostro Paese: si riduce l’offerta politica, concentrandola intorno a pochi nomi “forti” e alla retorica della “concretezza”, e così si spingono sempre nuovi elettori tra le fila dell’astensionismo. Il passo successivo - e anche questa è storia recente - è la nascita dei sentimenti antipolitici, che a loro volta rosicchiano spazi di consenso fino a invocare, non appena divenuti supposta maggioranza relativa, i “pieni poteri”.»

«L’aggravante - prosegue - è che questa vecchia ricetta rischia, oggi, di essere ancor più pericolosa: in Valle d’Aosta la logica del voto utile premierebbe, da un lato, una forza eversiva come la Lega e, dall'altro, non si sa bene quale accozzaglia di forze, naturalmente autonomiste, apparecchiata per resistere al nemico (cui peraltro un po’ assomigliano). Questa forzata contrapposizione ridurrebbe la proposta politica a un aut aut, infliggendo l’ennesimo duro colpo a una rappresentanza già ampiamente mortificata. Una proposta pericolosa, che riprende vigore (a distanza di pochi mesi da una pessima riforma elettorale già approvata senza i voti di ADU-VdA) proprio nei giorni in cui la democrazia parlamentare, in Italia, (con i compromessi fatti in Aula, come è giusto che sia) dimostra la sua resilienza di fronte agli atti eversivi di un capo popolo che ha invocato pieni poteri.»

«Ecco - conclude Daria Pulz -, mentre a livello nazionale si torna giustamente a parlare di una legge proporzionale, per mettere in sicurezza la nostra democrazia, qui c'è chi, ricattando la stessa maggioranza di cui fa parte, lavora per darglieli. Di fronte a una proposta di legge che andrebbe, addirittura, a cambiare la forma di governo della nostra Regione, inaugurando una nuova stagione di uomini-forti (come se quelli che, in passato, hanno garantito anni di sostanziale governabilità non ci avessero insegnato abbastanza sull’illusorietà delle scorciatoie che umiliano la rappresentanza) non potremo fare altro che opporci con tutte le nostre forze.»