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MOUV'

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6 agosto 2019

Con il benestare della politica la burocrazia fa altre vittime

Facendo seguito a una lettera di segnalazione ricevuta, il Consigliere del gruppo Mouv' Roberto Cognetta ha voluto sottolineare le nuove difficoltà burocratiche in cui incorrono alcuni artigiani valdostani. «Davanti ai piccoli artigiani - dichiara Cognetta - si pone un nuovo mostro burocratico che è pronto a mietere vittime, soprattutto nella nostra piccola realtà. Con la delibera n°500 del 19/4/2019 è stato recepito l'accordo Stato-Regioni sullo standard professionale e formativo per che si occupa della manutenzione delle aree verdi. Mi sembra che l'accordo sia piuttosto sfavorevole per realtà come la Valle d'Aosta, anche se il 22 febbraio 2018 il testo è stato sottoscritto senza nessuna discussione.»

«Riporto come esempio - continua Cognetta - la segnalazione mandata da un artigiano di La Thuile, iscritto al registro degli artigiani dal 2008, che da anni svolte attività di manutenzione del verde pubblico e privato. La legge 154/2016, recepita ad aprile dalla Regione, obbliga le aziende di quel settore a conseguire un attestato di idoneità professionale, a meno che non si dimostri di aver svolto con continuità quell'attività. Per avere l'esonero dalla formazione, però, viene data priorità al codice Ateco dell'azienda anziché al lavoro svolto: il risultato è che chi lavora da tempo si trova obbligato a seguire una formazione di 180 ore, anche in condizioni disagevoli»

«"Come fa una ditta individuale come quella del sottoscritto - mi scrive l'artigiano - a fare 180 ore di corso (ad oggi non si sa ancora da quando e fino a quando! Si dice ottobre…) e svolgere il proprio lavoro, se dovrà stare assente per quasi un mese? Se consideriamo 7 ore al giorno, sarebbero 25 giorni di corso! Chi andrà a lavorare al mio posto? Come facciamo a ritardare i lavori già messi nel calendario autunnale con l'inverno alle porte? Chi come me abita in alta Valle o dovrà fare circa 2500 km: ci sono possibilità di dividere i corsi per bassa, media e alta Valle?

«Pensarci prima - conclude Cognetta - sarebbe stato opportuno, ma ormai cosa fatta capo ha. Però mi rivolgo all'Assessore: non ci si potrebbe pensare adesso?»