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ADU VDA - Ambiente Diritti Uguaglianza Valle d'Aosta

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19 luglio 2019

Infiltrazioni mafiose in Valle d'Aosta: bisogna garantire la tenuta democratica delle Istituzioni

«Ancora una volta le notizie allarmanti che giungono da magistratura e organi inquirenti ricostruiscono l’immagine di una regione, la nostra, la Valle d’Aosta, attraversata dagli interessi criminali di alcune cosche mafiose, sfregiata da metodi violenti, colpita nel tessuto sociale ed economico, umiliata nelle Istituzioni. Dalle indagini - “Tempus venit”, “Geenna” e, oggi, “Altanum” - si profilano ipotesi di reati gravissimi che, di nuovo, gettano nello sconcerto e nella preoccupazione la cittadinanza.» È il commento della Consigliera del gruppo ADU-VdA Daria Pulz, la quale evidenzia che «oggi Ambiente Diritti Uguaglianza Valle d'Aosta non intende strumentalizzare le notizie che ancora stanno prendendo forma né, tantomeno, allontanarsi dai principi garantisti che hanno sempre guidato la sua azione, ma vuole certamente dimostrare il profondo disagio di chi da poco più di un anno siede sui banchi del Consiglio regionale e, da prima, tramite la Consigliera Carola Carpinello, del Consiglio comunale di Aosta. Troppe volte abbiamo dovuto riflettere, sulla scorta della cronaca giudiziaria, sulla tenuta democratica delle Istituzioni valdostane e sulla loro capacità di garantire, rappresentare e tutelare i cittadini e le cittadine di questa regione così travagliata, attraversata da interessi oscuri e violenti che avvelenano nel profondo il tessuto della comunità.»

«In attesa degli esiti investigativi e giudiziari delle inquietanti vicende di cui siamo attoniti spettatori - aggiunge la Consigliera Daria Pulz -, vogliamo quindi innanzitutto esprimere solidarietà verso tutti i cittadini onesti che hanno il diritto di conoscere la verità e di essere rappresentati nel pieno senso democratico da Istituzioni pulite e trasparenti, che lavorino esclusivamente per il bene di tutta la collettività, senza fini opachi, lontane da trame sotterranee e senza sospetto di connivenza con chi lavora nella direzione opposta, in qualsiasi ruolo o posizione operi.»