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Rete Civica - Alliance Citoyenne

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6 marzo 2019

Le Istituzioni prevalgono sugli interessi di parte. Ora chiediamo un passo indietro al Vicepresidente Rollandin

 

«Non bisogna anteporre gli interessi di parte rispetto al funzionamento delle Istituzioni.» È la valutazione del gruppo consiliare Rete Civica-Alliance Citoyenne che nella mattinata di oggi, mercoledì 6 marzo 2019, ha partecipato al voto sulla convalida del primo escluso della lista dell'UV, Giovanni Barocco, a seguito del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che ha accertato la sospensione del Consigliere Marco Sorbara.

«L'indagine Geenna e i provvedimenti giudiziari che ne sono derivati hanno scosso l'opinione pubblica valdostana e determinato una situazione critica anche in Consiglio regionale - aggiungono i Consiglieri Alberto Bertin e Chiara Minelli -. Non consentire la convalida in assenza di questioni di legittimità giuridica, avrebbe significato impedire la ricostituzione del plenum del Consiglio regionale e di fatto, stante l'attuale perfetto equilibrio fra forze al governo e forze all'opposizione, impedirne il funzionamento. Si sarebbe determinata una crisi istituzionale dagli esiti gravi e imprevedibili, con pesanti conseguenze sul funzionamento del Consiglio.»

La Valle d'Aosta già in passato, ed esattamente nel 1966, ha assistito ad un braccio di ferro sul subentro di Consiglieri regionali, cosa che ha portato ad una paralisi di vari mesi del Consiglio e infine all'intervento del Presidente del Consiglio dei Ministri con la nomina di un Commissario. Una brutta vicenda politica che ha lasciato pesanti strascichi e che è bene non ripetere.

«Abbiamo quindi partecipato ai lavori del Consiglio - specificano i Consglieri di RC-AC - pur esprimendo esplicitamente il nostro imbarazzo per l'intera vicenda e anche per la figura del subentrante, coinvolto in passato in una preoccupante vicenda giudiziaria. Imbarazzo che abbiamo tradotto in un voto di astensione. Una partecipazione al voto dettata da sensibilità istituzionale che tutti i Consiglieri dovrebbero avere, anteponendo il ruolo del Consiglio ad interessi di parte e a calcoli di vantaggio nella contingenza politica.»

«La stessa sensibilità istituzionale - concludono i Consiglieri Bertin e Minelli - la chiediamo rispetto ad un'altra vicenda che è all'ordine del giorno dei lavori del Consiglio regionale e cioè la questione della Vicepresidenza di Augusto Rollandin. Non è opportuno che continui a ricoprire il ruolo di Vicepresidente di questo Consiglio una persona che l'Ordinanza sulla indagine Geenna viene descritta in rapporti di dimestichezza, frequentazione e condiscendenza nei confronti di esponenti della 'ndrangheta agli arresti e che proprio nei giorni scorsi in un processo in corso al Tribunale di Aosta è stato oggetto di una richiesta del  pubblico ministero di condanna a 6 anni di carcere e interdizione dai pubblici uffici.»