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Movimento 5 Stelle

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5 febbraio 2019

Per la legge elettorale bisognerà aspettare ancora

A seguito dei gravi eventi portati alla luce con l’operazione “Geenna”, che ha visto coinvolti un consigliere regionale e due consiglieri comunali in reati riconducibili all'ndrangheta, la prima commissione ha deciso di definire in tempi brevi un testo di legge in materia elettorale per contrastare il fenomeno del voto di scambio e portarlo in aula quanto prima possibile per essere messo al voto.

 Nella giornata di ieri, in prima commissione, si è arrivati finalmente, con ampia maggioranza, alla condivisione del testo unico, che vede come punti fondamentali l’azione combinata dello spoglio centralizzato e della preferenza unica in quanto, da indagini in corso in cui è emerso che candidati dell’UV promettevano posti di lavoro al casinò in cambio di triple preferenze ben definite per le elezioni regionali 2018 e dai risultati disarmanti della  stessa operazione “Geenna”, è stato appurato che il solo spoglio centralizzato non basta per porre fine a questa calamità.

Durante le operazioni di voto in prima commissione, i commissari dell’Union Valdôtaine, di Stella Alpina e PNV, con nostro grande stupore, si sono astenuti.

 

Oggi, durante l’assemblea dei capigruppo, non è stato possibile inserire la legge elettorale all’ordine del giorno del Consiglio a causa del voltafaccia di tutte le forze di maggioranza, anche di quelle (UVP e ALPE) che solo ieri si erano dichiarate a favore della discussione in aula nel più breve tempo possibile. I colleghi, a cui probabilmente le infiltrazioni mafiose all’interno delle nostre Istituzioni non suscitano preoccupazione, si devono prendere la responsabilità per questa loro scelta che, oltre ad andare contro la lotta al controllo del voto e contro le infiltrazioni da parte della criminalità organizzata, va anche a sminuire il lavoro svolto per mesi, con serio impegno, da parte della prima commissione.

Ancora una volta constatiamo che, anche se neanche 15 giorni fa il Consiglio si è espresso all’unanimità al fine di prendere seri provvedimenti per contrastare le infiltrazioni criminali, al momento di mettere in pratica tali azioni, qualcuno preferisce rallentare l'iter.

Forse non è nel loro interesse che le infiltrazioni mafiose all’interno delle istituzioni possano avere fine al più presto e che tutti i cittadini valdostani possano finalmente esprimere il loro voto nella massima libertà.