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MOUV

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25 maggio 2018

C'è bisogno di una nuova volontà politica a difesa dell'Autonomia finanziaria della Valle d'Aosta

«Una sentenza della Corte Costituzionale di questi giorni conferma la debolezza della Valle d’Aosta nella trattativa finanziaria con Roma.» Lo sostiene il gruppo consiliare MOUV segnalando che la Consulta, nel ribadire il principio secondo cui – in termini generali – anche le Autonomie speciali, sebbene previa intesa, siano tenute a fornire il loro contributo finanziario per il risanamento della finanza pubblica, ha riconosciuto in maniera chiara e inequivocabile che per le sole Province di Trento e Bolzano e per la Regione Trentino Alto Adige/SüdTirol questo contributo non è dovuto, in quanto non possono esserci modifiche peggiorative in termini di contributo complessivo rispetto agli importi previsti dal Patto di Garanzia stipulato nel 2014.

«Questo conferma - evidenzia il Capogruppo di MOUV, Elso Gerandin - quanto da noi più volte detto in Consiglio e cioè che è mancata una volontà politica ad Aosta come nel comportamento dei parlamentari valdostani precedenti di trovare una soluzione negoziata e di lungo periodo a difesa dell’Autonomia finanziaria valdostana con prelievi statali che hanno usato i nostri soldi come un bancomat. Bisogna intervenire senza indugio per modificare la situazione!»