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Coalition Citoyenne-Mouv

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20 febbraio 2018

Consigliere Bertin: il Parco archeologico di Saint-Martin-de-Corléans sta diventando un problema, non un'opportunità

«Sono dati disastrosi»: il Consigliere del gruppo Coalition Citoyenne-Mouv Alberto Bertin ha così commentato le cifre relative al Parco archeologico di Saint-Martin-de-Corléans di Aosta riferite oggi, martedì 20 febbraio 2018, dall'Assessore all'istruzione e cultura, in risposta ad una sua interpellanza.

«L'Assessore - riferisce il Consigliere Bertin - ha comunicato che nel 2017 i visitatori del Parco sono stati 13.871, con incassi superiori a 51mila euro, che vanno però raffrontati alle spese di gestione, tra cui la sola voce relativa al personale ammonta a 374mila euro.»

«Questi dati confermano il fatto che ho più volte rappresentato in quest'Aula: il Parco non è stato adeguatamente valorizzato. Molti errori sono stati compiuti, basti pensare che i primi ritrovamenti risalgono a cinquant'anni fa e ad oggi non conosciamo ancora la data del completamento dei lavori per l'apertura totale di questo complesso, costato moltissimo ai valdostani

«Ciò che è fatto è fatto, questa è un'opera sovradimensionata - aggiunge il Consigliere Alberto Bertin -, ma ora cerchiamo di gestire al meglio questa opera. Non si può essere soddisfatti del numero dei visitatori registrato nel 2017, fare peggio il prossimo anno diventa davvero difficile. Sinora abbiamo beneficiato dell'effetto novità, dell'aumento degli afflussi turistici in Valle d'Aosta, nonostante questo il Parco archeologico non viene sufficientemente visitato, e così continuerà ad essere se non si cambia strategia comunicativa, se non si attua una campagna promozionale adeguata. In effetti, ad Aosta quest'estate mancavano addirittura i cartelli per indicare l'esistenza di questa importante struttura che rischia di diventare un'emergenza finanziaria anziché rappresentare un'opportunità per la nostra regione

Il Consigliere Bertin cita anche lo studio commissionato dall'Amministrazione regionale all'Università di Ferrara, «che prevede per la sostenibilità del sito circa 200 mila visitatori annui: è evidente che con soli 13 mila ingressi l'area megalitica non stia funzionando, bisogna intervenire seriamente con un piano a lungo termine, bisogna credere in questa struttura, che è importante per le sorti del turismo culturale valdostano, piuttosto che dei vari Assessori che si alternano sulla poltrona