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Gruppo Misto

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17 novembre 2017

Depositata una proposta di legge in materia di nomine regionali

Introdurre maggiore trasparenza nelle nomine dei rappresentanti regionali nelle società partecipate e controllate dalla Regione Valle d'Aosta, utilizzando criteri di scelta che premino la professionalità. È quanto prevede una proposta di legge depositata oggi, 17 novembre 2017, dai Consiglieri del Gruppo Misto Alberto Bertin, primo firmatario, Elso Gerandin e Andrea Padovani.

«Le società partecipate - spiega il Consigliere Bertin - rappresentano un mondo parallelo del sistema pubblico: una galassia di circa 50 società che occupano una larga parte del sistema economico regionale e in grado di influenzare l'evoluzione dell'economia locale. Attualmente il numero dei nominati dall'Amministrazione regionale è di alcune centinaia di unità. Un piccolo esercito.»

«Il criterio prevalente nella scelta dei cosiddetti manager pubblici è stato sinora l'appartenenza politica e la fedeltà al sistema, mentre non sembrano rivestire grande importanza, agli occhi dell’establishment politico locale, le conoscenze specifiche, l'esperienza, le capacità, gli studi e la preparazione - aggiunge Alberto Bertin -. Se la Valle d'Aosta vuole avere un futuro, è necessario smetterla con i carrozzoni tracimanti di Yes Men e cominciare a mettere le persone giuste al posto giusto. Questo è il senso della proposta di legge in materia di nomine regionali.»

«Con questa iniziativa legislativa - conclude Bertin - si propone quindi un cambio di rotta, introducendo criteri di trasparenza e di competenza proprio in considerazione dell'estrema rilevanza in termini economici e finanziari di queste società, alle quali, non a caso, sono assegnate dalla Giunta regionale alcune grandi opere e i più importanti "business" della nostra regione.»

La proposta di legge, composta di nove articoli, pur mantenendo in capo al governo la facoltà di decidere in merito alle nomine, stabilisce che, al fine di rendere pubblici i criteri di scelta, tutte le designazioni regionali siano sottoposte all'esame preventivo della Commissione consiliare competente che ha facoltà di audire i soggetti individuati ed esperire ogni indagine ritenuta opportuna, esprimendo un parere non vincolante relativo ai soggetti individuati.

Inoltre, con l'obiettivo di accrescere la competenza e la professionalità delle persone incaricate, il provvedimento prevede che i candidati debbano possedere alcuni dei requisiti previsti per l'accesso agli incarichi dirigenziali presso le amministrazioni del comparto unico regionale e, specificatamente, il possesso della laurea magistrale nonché di un'adeguata esperienza professionale precedentemente maturata.

Tra le ulteriori novità introdotte dalla proposta di legge vanno evidenziate l'ampliamento delle ipotesi di incompatibilità dei candidati per evitare eventuali situazioni di conflitto di interessi, l'attuazione del principio della parità di genere nell'attribuzione degli incarichi e, infine, una complessiva riforma dell'iter istruttorio per la valutazione delle candidature.